Anno Accademico 2023-2024

Vol. 68, n° 1, Gennaio - Marzo 2024

Simposio: La Sanità del Lazio incontra l'Africa: cooperazione sanitaria nei Paesi in via di sviluppo

28 novembre 2023

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Makiungu Hospital: Medicina umanitaria, come possiamo aiutare?

E. Adami, G. Del Corpo

Due suore irlandesi della congregazione MMM (Medical Missionaries of Mary) giunsero a Makiungu il 6 novembre 1954 inviate dal vescovo della diocesi di Singida Mons. Patrick Winters. Lo scopo primario era dare assistenza alle donne partorienti, ai bambini e iniziare una scuola per infermiere.

Il Makiungu Hospital è situato a 31 km dalla città di Singida che è capoluogo della central zone. La regione di Singida, dove sorge l’ospedale, ha una popolazione complessiva di circa 2.000.000 di abitanti ed è costituita in prevalenza dalla tribù dei Wanyaturu e dei Wanyiramba, Wanyisanzu e anche Wagogo.  Il clima secco, le piogge scarse e il terreno arido e sabbioso non hanno favorito, anzi a volte hanno ostacolato lo sviluppo di questa regione. La popolazione vive principalmente di agricoltura e in parte di allevamento rendendo ogni attività dipendente dalle piogge. La stagione delle piogge va dalla metà-fine novembre fino a metà-fine aprile. Le colture principali sono granoturco, girasole, miglio, patate dolci. Il clima è generalmente piacevole anche se ventoso soprattutto nei mesi secchi. La temperatura varia tra i 14-30 gradi. I mesi più caldi vanno da ottobre a gennaio, con punte fino a 30 gradi. I mesi più freddi sono luglio e agosto. I parchi nazionali del Tarangire, Lake Manyara, Ngorongoro e Serengeti, che attirano molti turisti, anche se relativamente vicini (200 km il Tarangiere e 400 km il Serengeti) non portano per riflesso nessun beneficio a questa regione. La presenza di tre piccoli laghi di cui uno a 4 km dall’ospedale non hanno sino ad ora influito sull’economia e l’agricoltura della regione anche perché sono laghi salati.

Il Makiungu Hospital ha una capienza di 260 posti letto (comprendendo il reparto antinatal) e un totale di 246 dipendenti. Attualmente ha un medico chirurgo, 2 ginecologi, 12 medici generici e un medico che si occupa esclusivamente di ortopedia, 2 AMO (Assistant Medical Officer), 1 Clinical Officer, una decina di laboratoristi, 6 tecnici di radiologia, 3 tecnici di farmacia e un numero imprecisato di infermieri con diversi livelli di preparazione. Poi ci sono persone addette alla sicurezza, alle pulizie, lavanderia, al mantenimento delle strutture ecc.


Situazione attuale

L’ospedale è stato completamente ricostruito e dal 6 novembre 2022 vi sono state trasferite tutte le attività nel nuovo ospedale. Attualmente l’ospedale comprende: il Day Hospital con vari ambulatori, la nuova radiologia con due sale raggi X, TAC, Risonanza magnetica, ecografia, sei sale operatorie, una terapia sub intensiva con 6 posti letto, reparto Maternità, reparto Medicina uomini, Medicina donne, Pediatria e un ulteriore reparto che accoglie i pazienti prevalentemente chirurgici e ortopedici senza una netta separazione di specialità. Attiguo all’Out Patient Departement (OPD) c’è un capiente settore amministrativo. Sono in costruzione due nuovi reparti che permetteranno la suddivisione delle due aree chirurgiche. L’ospedale si avvale di 3 unità per la generazione dell’ossigeno, una caldaia come back up per la produzione dell’acqua calda e 4 generatori di diversa potenza.

L’ospedale di Makiungu ha fino ad ora beneficiato della presenza volontaria di alcuni medici provenienti da diverse regioni italiane che hanno portato collaborazione e know-how ai medici del posto, incrementando la formazione e permettendo un aumento dell’attività chirurgica senza gravare sul personale già presente. L’area che necessita di maggior investimento è sicuramente l’area anestesiologica che vede coinvolte figure di tecnici e infermieri fortemente preparati nelle attività di sala operatoria, ma il cui percorso non prevede una formazione rianimatoria. Per questo motivo la gestione del paziente della Terapia Intensiva è affidata ai medici del reparto. Il processo di collaborazione con l’Italia vede un progetto che si realizzerà nell’arco dei prossimi mesi e che prevede un gemellaggio tra l’Università Cattolica di Roma e l’ospedale di Makiungu con l’invio di un anestesista senior e di specializzandi di Anestesia. Questa collaborazione rappresenta un grande vantaggio per l’ospedale Makiungu che potrà arricchire la formazione sul paziente critico valorizzando al massimo la strumentazione già presente sul territorio. Questa esperienza di Medicina umanitaria arricchirà poi il personale medico italiano con una grande esperienza sul campo, data la grande complessità dei pazienti e le risorse che risultano ben diverse da quelle presenti in Italia.

In particolare ci hanno raccontato la loro esperienza il Dott. Ennio Adami, chirurgo generale e d’urgenza in pensione che ha esercitato la sua professione fino a 3 anni fa presso l’A.O. San Camillo-Forlanini di Roma e la Dott.ssa Giulia Del Corpo, chirurgo generale in servizio presso la UOC di Chirurgia Generale d’Urgenza dell’Ospedale dei Castelli della ASL Roma 6.

 

 

 

 

 


Dott. Ennio Adami, Chirurgo Generale, già U.O.C. Chirurgia d’Urgenza, A.O. San Camillo-Forlanini, Roma

Dott.ssa Giulia Del Corpo, U.O.C. Chirurgia Generale d’Urgenza, Ospedale dei Castelli, ASL Roma 6

Per la corrispondenza: ennioadami@libero.it